mercoledì 21 maggio 2014

Learn World History: una app che prova a giocare con la storia

“Learn World History” è una app per smartphone sviluppata nel 2011 da Xenotropic Software e compatibile solo col sistema Android. La versione gratuita ha avuto più di centomila download, una buona diffusione rispetto a quella a pagamento che conta solo un centinaio di utenti, nonostante il prezzo di 1,49 euro. Entrambe sono in lingua inglese e hanno la stessa struttura, con la sola differenza che quella a pagamento conta un numero maggiore di eventi. Ad ogni modo, tra le app che si occupano di temi storici, la free version di “Learn World History” è tra quelle che, oltre ad avere una buona visibilità, gode del gradimento degli utenti, certificato dalle quattro stelle sulle cinque disponibili nella griglia di valutazione.  La sua fortuna è dovuta alla sua impostazione a quiz, decisamente più elaborata rispetto agli elenchi di date ed eventi altrettanto diffusi in rete: in “Learn World History” l’utente ha infatti un margine di personalizzazione abbastanza alto.

Nella schermata principale appaiono quattro pulsanti. Tramite il tasto “settings” è possibile impostare il livello di difficoltà (“easy”/”hard”) e scegliere le tematiche di cui ci si vuole occupare. È possibile selezionare fino a tre scelte tra guerra e politica (“Warfare and Politics”), scienze ed esplorazione (“Science and Explorations”) e arte e cultura (“Arts and Culture”). Infine è possibile determinare il periodo tra il 4000 a.C. e il 1900: un lasso di tempo che copre tutte le epoche. Il tasto “browse” consente di verificare gli eventi in ordine cronologico, evidenziando le categorie con colore diverso: blu per arte e cultura, verde per scienze ed esplorazioni e rosso per guerra e politica. Questo permette di visualizzare a colpo d’occhio cosa è successo in un determinato periodo. Infine i due quiz “Which came first?” e “When did it happen?” permettono nel primo caso di stabilire l’ordine cronologico e nel secondo caso di indovinare la data precisa di un avvenimento scegliendo tra quattro opzioni.


È interessante analizzare che tipo di storia viene divulgata nella app gratuita, che per il numero di installazioni ha evidentemente un impatto maggiore, e quali eventi vengono reputati significativi, considerando che già nel titolo viene utilizzata la parola “mondiale” e che il lasso di tempo investe effettivamente tutti i secoli, fatta eccezione del XX e XXI. Ciò significa che tutto ha inizio nel 3300 a.C. con l’inizio dell’Età del bronzo e che l’ultima data riportata è il 1899, anno di pubblicazione dell’Interpretazione dei sogni di Sigmund Freud. E se già l’ampiezza dell’impresa, ovvero riassumere l’intera storia mondiale, è di per sé ambiziosa e difficilmente realizzabile, l’omissione dell’intero Novecento non è solo una scelta arbitraria e limitante, ma dà adito a un ulteriore sospetto: l’acquisto dell’altra. Il motivo risiede nel target: la struttura a forma di gioco può senz’altro divertire gli appassionati, ma è più facile che sia pensata per invogliare gli studenti ad avvicinarsi alla storia in modo giocoso.

Lo si evince dalla presenza della sezione dedicata al riepilogo cronologico delle date, pensata per un ipotetico ripasso sotto forma di mappa concettuale colorata, e dalla relativa semplicità del livello “hard”. Nei test la distanza tra le due risposte è sostanziale e spesso arriva a quasi un secolo, ma la possibilità di inserire più tematiche e di creare un test che includa più secoli potrebbe rendere avvincente la sfida. La personalizzazione, dunque, fa sì che diverse categorie di cultura differente possano trovare coinvolgente il gioco. Tuttavia, scegliere una sola tematica – poniamo “Arts and Culture” – e limitarla ad un solo secolo – poniamo dal 1800 al 1900 – potrebbe risultare estremamente deludente: le domande spesso vengono ripetute più e più volte e, una volta fatto il test, non è più possibile rifarlo, anche cambiando il livello di difficoltà. Il ripetersi delle domande è senza ombra di dubbio il limite più grande. Gli eventi storici segnalati sono troppo pochi e, anche se i dati aumentano con l’avvicinarsi dell’epoca contemporanea, la selezione risulta ridicola: dal 1200 e al 1500, in termini di arte e cultura, si registrano solo sei eventi degni di nota.


Un’occasione sprecata? Sì, dovuta per lo più all’esistenza di una seconda versione che limita le funzioni di quella gratuita, che ha comunque raggiunto un numero di persone nettamente maggiore. Altro limite, al di là delle scelte commerciali, è l’aggiornamento risalente in entrambi i casi al 2 ottobre 2011. Ma, soprattutto, scorrendo gli eventi cruciali della storia mondiale appare chiara l’impostazione totalmente eurocentrica e angloamericana della app. Se pochissimi sono gli eventi, ancor di meno sono le informazioni provenienti dagli altri continenti, rafforzando una visione “tradizionale” e falsata della storia mondiale. Ancora una volta appare evidente che dietro le nuove tecnologie ci sia senz’altro un buon livello di sviluppo informatico: “Learn World History” può senz’altro far passare del tempo a chi ha voglia di giocare con la storia, specie se paragonato alle molte app con formato “database”, e può essere utile agli studenti che hanno bisogno di un ripasso raffazzonato e concettuale della storia, ma le sue potenzialità si fermano proprio quando è necessario un miglioramento contenutistico pensato e strutturato con cognizione di causa e senso storico.

Nessun commento:

Posta un commento