venerdì 23 maggio 2014

Itinerari della Grande Guerra nell'era digitale


Da memoria incustodita a memoria restituita. Questo è stato l’importante lavoro di recupero di memoria intrapreso dalle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e dalle province autonome di Trento e Bolzano con l’ideazione del progetto interregionale “Itinerari della Grande Guerra – Un viaggio nella storia”. I luoghi e le tracce materiali legati alla Grande Guerra, precipitati per lunghi anni nella damnatio memoriae, sono oggi interamente visitabili. Con la creazione ad hoc di percorsi che riprendono le vecchie linee del fronte, immersi tra le fiancate scoscese delle alture alpine e le propaggini vallive, è stato valorizzato il patrimonio storico e culturale, reso fruibile a tutti gli appassionati e a chiunque voglia conoscere un’importante parte del passato non solo italiano ma europeo. Forti ed appostamenti, rifugi, cimiteri ed ossari che si incontrano nei diversi percorsi, restituiscono l’atmosfera cruda del primo conflitto della modernità. Lontani dalla dimensione eroica o mitopoietica della Storia, il viandante-escursionista si troverà a contatto con gli oggetti dialoganti del conflitto, immersi nella natura montana o conservati nei musei: dalle armi alle uniformi appartenute ai soldati. Questo interessante progetto interregionale suona come un grande museo diffuso della Grande Guerra, variegato e complesso,  per la prima volta diretto ad un pubblico di non specialisti – o non solo -, dove il turismo culturale si integra con quello slow. Avvalendosi delle strategie di comunicazione proprie dell’era digitale - sito web e web app - è stato sviluppato il portale “Itinerari della Grande Guerra”, con l’obiettivo di fornire uno strumento utile ed interessante per tutti coloro che desiderano scoprire i luoghi, gli itinerari e un po’ di storia della prima guerra mondiale nelle aree coinvolte. Il sito internet appare dinamico ed intuivo: home page chiara nell’offerta dei contenuti proposti, apparentemente semplice ma funzionale per lo scopo che ci si è preposti.
La grafica, caratterizzata da un design che esula l’asetticità dei siti accademici, invita l’utente alla navigazione on-line. Si instaura sin dal primo clic un rapporto confidenziale: si è stimolati ad approfondire tematiche storiche poco note al pubblico di massa, ad esplorare la geografia dei luoghi mitizzati dalla storiografia come il monte Pasubio o il monte Grappa, e a tracciare percorsi personali che da virtuali potrebbero divenire reali qualora si organizzasse un viaggio culturale. Il portale è suddiviso in due sezioni, la parte superiore, di carattere storico-divulgativo, permette di avvicinarci alla materia. Le diverse categorie presenti – “Le regioni”, “i luoghi”, “gli itinerari”, “la grande guerra”, “i protagonisti” – allineate nella barra di controllo, fanno da filo conduttore per la lettura dell’intero sito.  Aprendo una di queste finestre sarà poi possibile leggere l’offerta contenutistica.
Di notevole interesse è la voce “i luoghi”, dove è disponibile una cartografia interattiva ricca di punti-icone rappresentanti, nei diversi livelli di zoom, i monumenti, i musei e gli edifici che sono stati censiti e catalogati. Una volta selezionato il luogo di memoria di nostro interesse - dopo aver scelto la Regione alla voce “filtra per categorie” - si aprirà una scheda descrittiva nella quale è enunciata l’importanza del sito nel contesto bellico e l’illustrazione del monumento con annesse informazioni ed orari di visita. È sicuramente il punto di forza del sito web se si pensa che sono disponibili anche gli itinerari, visibili sulla cartina e accompagnati da ricche e dettagliate descrizioni storiche e geografico-stradali che ci consentono di immaginare virtualmente il percorso che si staglia tra le alture alpine. La seconda sezione del sito ricopre la zona mediana ed inferiore della home page ed è costituita da una barra degli strumenti e sei icone interattive (galleria foto, in evidenza, gli itinerari, cartografia, la grande guerra, galleria video).

Questa parte, a vocazione turistico-divulgativa, denota evidenti limiti: dalla ridondanza  contenutistica – viene riproposta la mappa interattiva della prima sezione e non solo- alla incompletezza di molte finestre: la linea del tempo per scoprire le vicende della grande guerra non funziona, i video sono proposti in modo disordinato e non seguono un filo logico in sintonia con l’inclinazione del portale. Resta un sito web con spunti interessanti soprattutto nell’ottica del turismo slow ove gli interessi culturali si intersecano con quelli naturalistici. È uno strumento adeguato al nativo digitale, curioso ed interessato; una base da cui partire, non sicuramente a cui arrivare, uno stimolo alla conoscenza del territorio de visu, un approccio non convenzionale ad un tema fondamentale per la comprensione dell’Europa odierna. Un viaggio tra musei, ossari, sacrari, cimiteri, rievocazioni storiche, forti ed appostamenti, finalmente mappati e catalogati.


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